Gli alunni che seguono l’indirizzo Musicale fanno due rientri pomeridiani per un totale di 3 ore a settimana.
CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
L’ Istituto Comprensivo di Pianoro, propone dall’A.S. 2003/2004 l’insegnamento della musica nella Scuola Secondaria di primo grado attraverso un corso ad Indirizzo Musicale, conforme a quanto espresso dalla Legge n.124 del 3 Maggio 1999 e successivamente dal D.M. 6 Agosto 1999 n.201.
Il corso costituisce un’importante integrazione interdisciplinare ed un arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona.
Le discipline
Il corso è articolato nell’insegnamento di una fra le seguenti discipline curriculari:
- Chitarra
- Oboe
- Pianoforte
- Violino
Destinatari
Per accedere al corso ad indirizzo musicale, gli alunni che sono in procinto di concludere la scuola primaria, se interessati, devono fare domanda all’atto dell’ iscrizione presso la scuola media e sostenere una prova orientativa/attitudinale per la quale non è richiesta alcuna specifica preparazione. La commissione esaminatrice, composta dai quattro docenti di strumento musicale in servizio presso l’Istituto, valuterà a seguito di un colloquio con i candidati le attitudini musicali di ciascuno.
Il corso ad indirizzo musicale non comporta necessariamente la frequenza di una particolare sezione della Scuola Secondaria, in quanto con l’autonomia organizzativa e didattica gli alunni possono essere distribuiti in tutte le sezioni.
Obiettivi
Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme (dalla lezione individuale alla musica d’insieme) vengono sviluppati obiettivi non solo cognitivi, ma anche affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale, infatti, il soggetto mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali. L'alunno, dunque, può esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (la collaborazione nella realizzazione di brani d’insieme) per citare solo alcuni fra gli aspetti più evidenti. L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità intellettive e sociali.
Tempi e strutturazione del corso
L’insegnamento dello strumento propone lo sviluppo della competenza musicale attraverso le seguenti attività:
a) pratica strumentale individuale e per gruppi di alunni;
b) ascolto partecipato;
c) attività di musica d’insieme;
d) teoria e lettura della musica.
Nello specifico, il corso strumentale, realizzato normalmente in 2 lezioni settimanali, è così strutturato:
- Una lezione individuale durante la quale si apprendono singolarmente elementi teorici, tecnici ed espressivi del linguaggio musicale e della pratica strumentale; il singolo allievo può, tuttavia, seguire anche la lezione di uno o più suoi compagni (ascolto partecipato), realizzando eventualmente anche brani in coppia o piccoli gruppi. La lezione individuale prevede generalmente un rientro pomeridiano settimanale il cui orario è concordato con l'insegnante di strumento.
-Una lezione di Musica d’insieme in cui le classi di strumento vengono accorpate per realizzare brani di musica di insieme tratti dai diversi repertori musicali (dal classico al moderno) appositamente arrangiati dai docenti per l’organico a disposizione. La lezione di Musica d'insieme si svolge, dopo un breve intervallo, nella sesta ora in coda alle lezioni del mattino e non richiede pertanto rientro pomeridiano a scuola.
Il corso ha durata triennale e, per questo non è possibile ritirarsi una volta ammessi. In sede di esame di licenza verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la competenza musicale raggiunta al termine del triennio sia sul versante della pratica esecutiva, individuale e/o d'insieme, sia su quello teorico. (art. 8 D.M. 6 agosto 1999, n. 201).